Assemblea associati 09.11 piattaforma ZOOM.

Carissimi Amici e Chiarissimi Iscritti, Il mandato di questo direttivo è giunto alla fine per cui comunichiamo l’indizione dell’assemblea dei soci. Siamo stati così fortunati da poter tenere un’assemblea (lo scorso 15 settembre) in presenza presso le Officine Garibaldi e da poter celebrare due eventi formativi di grande spessore. Purtroppo la speranza di poter tenere anche la prossima assemblea “in presenza” è stata definitivamente fugata dal DPCM della scorsa domenica.

L’assemblea degli iscritti è quindi convocata per il giorno 9 novembre p.v. alle ore 15.00 sulla piattaforma Zoom .

Per accedere sarà semplicissimo in quanto basterà cliccare sul link che vi verrà inviato alla casella di posta elettronica in cui ricevete la nostra newsletter. Ricordiamo, infatti, che durante il periodo più acuto della pandemia ci siamo incontrati su Teams, che avevamo scelto al fine di “allenarci” nel caso in cui si fosse dato seguito al processo da remoto. Visto che siamo diventati tutti più abili, abbiamo scelto zoom in quanto piattaforma più veloce e con una grafica che consente la visione di decine di volti contemporaneamente (al posto dei 4 riquadri di Teams).Alla scorsa assemblea del 21 settembre u.s., introdotta la trattazione del punto 4) dell’ordine del giorno che recitava “individuazione data per elezioni rinnovo direttivo” l’Avvocato Ezio Menzione ha avanzato una mozione – approvata all’unanimità dei presenti – con la quale chiedeva la “proroga del presente direttivo fino al momento individuato per il rinnovo della Giunta UCPI, attualmente sospeso per ragioni connesse alle cautele sanitarie”. Trattandosi di mozione che riguarda l’organo di cui all’art. 7 dello statuto, è necessario che la mozione sia sottoposta al voto di una convocazione che lo contenga all’ordine del giorno. Si indica dunque il seguente ordine del giorno:

1) relazione attività biennio 2018-20202) relazione tesoriere;

2) verifica regolarità dei pagamenti, delle iscrizioni e della modulistica;

3) illustrazione mozione Avv. Menzione, discussione e voto;

4) determinazioni sul rinnovo del direttivo;

5) situazione attuale: diversità situazione Tribunale/situazione Procura; 

6) valutazione di medio periodo sulla gestione delle udienze di smistamento;

7) proposta di istituzione borsa di studio; 

8) prossimi eventi scuola CP e formazione CP;

9) varie ed eventuali.
Si raccomanda la massima partecipazione ricordando che, ai fini della votazione, è ammesso il voto per delega (non più di una delega per ogni iscritto) e che le operazioni potranno avvenire nella massima trasparenza anche per iscritto sulla chat della applicazione zoom.

Il direttivo 

Gestione dell’emergenza sanitaria negli uffici giudiziari, il disinteresse del Governo verso gli avvocati: la lettera al Ministro della Giustizia.

Perdura il disinteresse del Governo verso la pur evidente necessità della adozione di un provvedimento normativo che dia finalmente copertura legale al deposito a mezzo pec degli atti processuali (impugnazioni, memorie, istanze, documenti) da parte degli avvocati difensori. Una norma necessaria già a prescindere dalla emergenza sanitaria, per i benefici che essa comporterebbe. Si tratta di una grave disattenzione nei confronti degli avvocati che svolgono la essenziale funzione di rappresentanza e di concreto esercizio del diritto di difesa dei cittadini. Per il Governo la tutela della salute dei protagonisti della vita giudiziaria si concentra doverosamente sui pubblici dipendenti, ma non anche sugli avvocati, patrocinatori dei cittadini utenti della giustizia, trattati da un lato come fastidiosi intrusi che importunano il lavoro degli uffici, mettendo per di più a rischio -novelli untori- la salute dei padroni di casa, dall’altro esposti a rischi di contagio (evidentemente questi privi di rilevanza e di allarme sociale) perché costretti a file ed ore di attesa con relativi assembramenti solo per depositare gli atti. Questo spettacolo indecoroso può e deve essere in gran parte risolto adottando il Governo, con decreto-legge, un provvedimento normativo di copertura del deposito atti e della richiesta di copie la cui assoluta necessità ed urgenza non è più oltre rinviabile. La lettera dell’Unione al Ministro della Giustizia.

Ill. Signor Ministro della Giustizia

On.le Alfonso Bonafede

Signor Ministro,

abbiamo come tutti appreso da notizie di stampa del recente incontro che Ella ha avuto con i rappresentanti sindacali dei pubblici dipendenti del comparto Giustizia, nel corso del quale sarebbero state adottate o comunque concordate misure per organizzare e favorire lo smart working, nel caso di recrudescenza della epidemia Covid.

Ferma restando ogni valutazione circa un accordo del quale non conosciamo l’esatto contenuto, dobbiamo rappresentarLe il disappunto dei penalisti italiani per il perdurante disinteresse verso la pur evidente necessità della adozione di un provvedimento normativo che dia finalmente copertura legale al deposito a mezzo pec degli atti processuali (impugnazioni, memorie, istanze, documenti) da parte degli avvocati difensori.

Si tratta di una misura che tutti sentiremmo necessaria già a prescindere dalla emergenza sanitaria, per i benefici che essa comporterebbe, e che non mette conto nemmeno di dover illustrare attesa la loro ovvia evidenza. Ma il fatto che essa non venga adottata in tempi di pandemia dal Governo, con i caratteri della necessità ed urgenza che nessuno potrebbe seriamente confutare, appare a noi un segno inequivocabile di grave disattenzione nei confronti di chi, come noi avvocati, svolge la essenziale funzione di rappresentanza e di concreto esercizio del diritto di difesa dei cittadini.

Saremmo lieti di comprendere, Signor Ministro, per quale ragione la giusta attenzione alle esigenze di tutela della salute dei protagonisti della vita giudiziaria si concentri doverosamente sui pubblici dipendenti, ma non anche sugli avvocati, patrocinatori dei cittadini utenti della giustizia.

Assistiamo da mesi ad uno spettacolo quotidiano indecoroso, che mortifica la dignità stessa del nostro lavoro. Siamo per un verso, come è ovvio, costretti ad accedere alle cancellerie dei magistrati ed agli uffici giudiziari per depositare atti, prendere visione dei fascicoli, richiedere copie, interloquire con giudici e pubblici ministeri; ma al tempo stesso ci troviamo a farlo in una condizione inaccettabile, come fossimo fastidiosi intrusi che importunano il lavoro degli uffici, mettendo per di più a rischio -novelli untori- la salute dei padroni di casa.

Siamo costretti a districarci tra divieti, cancellerie chiuse senza spiegazioni, prenotazioni cervellotiche per l’accesso, file ed ore di attesa con relativi assembramenti, che ci espongono a rischi di contagio evidentemente -questi- privi di rilevanza e di allarme sociale.

Questo spettacolo -lo ripetiamo: indecoroso- può e deve essere in gran parte risolto adottando il Governo, con decreto-legge, un provvedimento normativo di copertura del deposito atti e della richiesta di copie la cui assoluta necessità ed urgenza non è più oltre rinviabile.

Chiediamo dunque di poterLa con urgenza incontrare per rappresentarLe, anche nel dettaglio, questa impellente esigenza della avvocatura penalistica italiana.

Confidando in un Suo cortese riscontro, cogliamo l’occasione per rivolgerLe i saluti più cordiali.

Roma, 19 ottobre 2020

Il Presidente
Avv. Gian Domenico Caiazza

Il Segretario
Avv. Eriberto Rosso

CENA ASSOCIATIVA DEL 30 OTTOBRE 2020.

Carissimi amici, come già preannunciato siamo finalmente riusciti ad organizzare una bella serata conviviale con la garanzia di poter stare in sicurezza: invitiamo pertanto tutti Voi a partecipare alla cena della nostra CP, organizzata dal circolo di Pappiana grazie all’associazione Prometeo Onlus, ai volontari e ai ragazzi (detenuti ed ex detenuti) impegnati nel percorso rieducativo.

La cena si terrà venerdì 30.10 p.v. dalle ore 20,00 alle ore 23 max presso il circolo Arci “90”, Via Lenin n. 96, San Giuliano Terme (PI), Pappiana: verranno serviti ricchi antipasti misti (affettati, panzanella, crostini misti etc..), due ricchi primi piatti, dolci, interamente realizzati dai volontari e dai detenuti, vino e acqua a volontà e caffè. Il costo della cena è di 25 euro che, tolte le spese vive, saranno interamente destinati alle opere di ristrutturazione della cascina di Caprona gestita dall’associazione: vi anticipiamo che la prometeo Onlus ed i nostri ragazzi stanno organizzando per noi tante meravigliose sorprese! Avremo musica e sfilata di moda.Vi chiediamo di prenotarvi sin da ora pagando anticipatamente il costo della cena entro il 25.10 ad un membro del direttivo (questo il cell. del segretario 333.2653717), in modo da consentire all’associazione di fare a spesa.Siamo certi che non vorrete mancare, vi assicuriamo che verranno adottate tutte le misure di sicurezza poiché gli spazi sono ampi e riservati solo a noi, nel numero max di 50 ps con tavoli separati.Sono ben accetti, amici parenti colleghi e chiunque vorrete coinvolgere per questa occasione di amicizia e solidarietà.Vi aspettiamo.PS. Chi non potesse partecipare potrà comunque dare il proprio contributo monetario a sostegno di questo progetto.

Per il direttivo, il segretario Serena Caputo

NUOVE DISPOSIZIONI ACCESSI AL TRIBUNALE DI PISA

Siamo lieti di comunicarvi che, come potrete leggere nel comunicato allegato, il Presidente del Tribunale di Pisa ha accolto le richieste avanzate dalla locale Camera Penale nella lettera aperta inviata alla Presidente di sezione Dott.a Dani.

La Camera Penale di Pisa

Lettera al Presidente di Sez. Dott.ssa Dani.

Carissimi amici,
A seguito della nostra assemblea abbiamo inviato alla Dott. Dani una comunicazione contenente ciò che è emerso dal nostro confronto chiedendo di intervenire su alcuni punti.vi inviamo, quindi il testo della comunicazione inviata il 23 settembre u.s. alla quale attendiamo risposta.

Come da accordi pregressi comunichiamo che stiamo predisponendo il calendario delle turnazioni per le udienze di smistamento e, con l’occasione, segnaliamo – facendo seguito alle richieste avanzate all’inizio delle cosiddette “fase due” e “fase tre” relative alla riapertura, Le indichiamo le problematiche che ci ha chiesto di anticipare a Lei e che  sono emerse nel corso dell’assemblea degli iscritti dell’altro ieri: 
1) Pisa è l’ unico Tribunale in cui non è prevista un’entrata indipendente per gli avvocati che dovrebbero passare  con la semplice esibizione del tesserino. Ciò crea numerosi disagi perché i Colleghi devono rimanere in piedi tra un imputato e un testimone, una persona offesa e due coniugi in via di separazione  con figli minori al seguito, tra operatori sociali e cittadini comuni i quali, prima di tutto, sono molto più numerosi di noi e poi sono soggetti al metal detector con notevole perdita di tempo (evitiamo di sottolineare che non è nemmeno decoroso per professionisti che partecipano all’amministrazione del giustizia). Il 16 e il 17 scorsi, in mancanza di un  accordo per lo smistamento, c’era una coda di decine di persone che arrivava fino alla piazza. Intollerabile il fatto che i PM, togati e non, entrino tranquillamente senza controllo alcuno e che, di fronte alla lamentela di un Avvocato  che dichiarava di doversi recare nel medesimo luogo e orario di uno di loro, le sia stato risposto “ma lui va a lavorare!”(sic!); ribadiamo la necessità – come da missive di giugno e di luglio, di avere accesso alle cancellerie senza appuntamento così come avviene orami dovunque. Chiediamo che vengano fissate fasce libere fasce su prenotazione significando che, pur essendo garantita l’urgenza, siamo costretti a spiegarne le ragioni giuridiche  alla vigilanza privata, a operatori amministrativi e ad altre “barriere” umane.2) succede sempre più spesso che alcuni giudici arrivino oltre le 9,30, talvolta anche alle 10 vanificando la fissazione delle udienze ad horas. Comprendiamo benissimo che possano avere problemi di traffico, di distanza, di figli ecc…. Si chiede, in questi casi, che iu detti magistrati fissino la prima udienza alle 9,30 o alle 10 non essendo obbligatorio dichiarare l’inizio alle ore 9;3) il protocollo sulla gestione delle udienze, attualmente in vigore, deve essere rispettato nonostante l’emergenza: poiché, in una fascia oraria vengono fissati più procedimenti, è necessario trattare per primi quelli di mero rinvio o quelli che si concludono con patteggiamento: succede spesso che i Giudici comincino da quelli nei quali devono essere sentiti i testimoni (la scorsa settimana un processo con 6 testi, fissato nella medesima fascia oraria di altri che erano rinvii o smistamenti provenienti dal Gip), ha avuto la precedenza.4) molti Colleghi hanno lamentato che al centralino del Tribunale non risponde quasi mai nessuno, spesso si attiva un messaggio che dice “irraggiungibile” (evidentemente c’è un trasferimento di chiamata a un cellulare) e, quando rispondono,  non sanno fornire le dovute  indicazioni. La cosa è quanto mai inopportuna viste le limitazioni all’accesso.5) la pubblicazione  delle “udienze di oggi” sul sito del tribunale dovrebbe riguardare tutte le udienze (alcune non ci sono mai state!) e avvenire con maggior anticipo considerando che, più che spesso, vengono modificati gli orari di chiamata dei processi costringendo gli avvocati ad attese che potevano essere evitate.Il punto 7) lo chiameremmo “in denegata ipotesi” nel senso che laddove non sia proprio possibile ipotizzare un ingresso libero per gli avvocati bisognerebbe informare la Task force deputata al controllo che abbiamo diritto di ingresso con qualche minuto di anticipo. E’ successo che hanno permesso l’ingresso ad una Collega con troppo ritardo e, quando è arrivata, il giudice l’aveva fatta sostituire…. “poco male!”, si potrebbe dire visto che era una dichiarazione di prescrizione ma, certamente, poteva essere qualcosa di più importante che avrebbe generato una situazione più spiacevole di quella verificatasi. Fiduciosi di ricevere riscontro, porgiamo Cordialità Il difettivo della Cp Pisa

Linee guida Procura di Pisa sulle intercettazioni.

Buonasera colleghi,

troverete nella sezione DOCUMENTI >DOCUMENTI le linee guida elaborate dalla Procura di Pisa relative all’applicazione delle nuove disposizioni in materia di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni.

Un caro saluto e a presto per il direttivo,

il segretario Serena Caputo

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI PER LUNEDI’ 21.09 ore 15

Amici,
preso atto della situazione attuale  e raccolto l’invito di alcuni di voi, riteniamo urgente e necessario un confronto tra gli iscritti anche per aggiornarvi dell’attività del direttivo di queste prime settimane di settembre.
Approfittando del fatto che lunedì abbiamo già calendarizzato un evento formativo nello spazio aperto delle officine Garibaldi convochiamo l’assemblea degli iscritti per la fascia 15/17 immediatamente precedente a convegno che si terrà alle ore 17 con il seguente ordine del giorno:
1) emergenza sanitaria ed organizzazione delle udienze al tribunale di Pisa;
2) rilievi statistici a livello nazionale e locale: adempimenti UCPI;
3) posticipo del rinnovo della giunta nazionale e relazione su quanto emergerà al prossimo consiglio dei presidenti del 19.09;
4) scelta data per la votazione del rinnovo del direttivo.
5) attività e programmazione eventi per il prossimo mese.
6) pagamento quote annuali.
7)varie ed eventuali.
Vi aspettiamo tutti per approfondire le vs riflessioni già esplicitate in chat di persona.
Un caro saluto
Per il direttivo, il segretario Serena Caputo

Eventi formativi del 17.09.2020 e 21.09.2020.

Cari amici, vi invitiamo a partecipare agli importanti eventi di cui alle locandine allegate che si svolgeranno nello spazio aperto delle Officine Garibaldi, spazio idoneo a garantire il distanziamento e la sicurezza di tutti i partecipanti. Il primo evento, vede come protagonisti il collega Lorenzo Zilletti, responsabile del centro Marongiu UCPI, unitamente al nostro past president Antonio Cariello e ai presidenti della CP di Pisa, e Livorno ed ha come  titolo   “Il potere dei più buoni. Giustizia penale tra prassi e principi”: l’evento si terrà giovedì 17.09 alle ore 16 e sarà moderato  dal giornalista de Linkiesta Francesco Maselli.

Il secondo appuntamento si terrà in data 21.09 alle ore 17 e sarà dedicato alla nostra collega Ebru Timtik con il nostro Past president Ezio Menzione e la collega Vanina Zaru della Commissione Del CNF sui rapporti internazionali area mediterraneo.Vi aspettiamo dal vivo e numerosi! Gli eventi saranno entrambi accreditati dal nostro COA, saranno gratuiti per gli iscritti alla cp e sarà’ possibile, come sempre, iscriversi direttamente in loco sino ad esaurimento posti.Un abbraccio e a presto.

Per il direttivo il segretario, Serena Caputo

Manifestazione UCPI 11 settembre Roma per ricordare Ebru Timtik e chiedere la liberazione di tutti coloro (avvocati, magistrati, giornalisti, accademici, docenti) che sono ingiustamente detenuti nelle carceri turche).

Pubblichiamo il comunicato di adesione di UCPI – Osservatorio Avvocati Minacciati in vista della manifestazione del prossimo venerdì 11 settembre, a Roma, in Piazza Montecitorio, dalle ore 14.30.

Ebru Timtik è morta in difesa della giustizia, del diritto alla difesa e della dignità della professione forense, dopo 238 giorni di sciopero della fame mentre era detenuta. 

L’Avv. Aytac Unsal, come lei detenuto e condannato in appello in un processo svolto in violazione di ogni regola, dopo 213 giorni di sciopero della fame, dopo la morte di Ebru e dopo la mobilitazione internazionale dell’Avvocatura e dell’opinione pubblica, il 3 settembre è tornato in libertà, per decisione della Corte Suprema, che ha deciso la sua temporanea scarcerazione (e il divieto di lasciare il Paese) in attesa che le sue condizioni di salute migliorino, sulla base della perizia medico legale che già a fine luglio aveva definito le sue condizioni (come quelle di Ebru) incompatibili con la detenzione. Peraltro, la Corte Suprema non ha ancora sciolto la riserva nel merito per questo processo per il quale altri colleghi ad oggi continuano ad essere detenuti in carcere.

È davvero intollerabile, un affronto ai principi stessi dello stato di diritto, che molte avvocate ed avvocati siano ancora in carcere in Turchia, con accuse che si fondano sull’esercizio del diritto/dovere di difesa.

E’, a maggior ragione,  ancor più intollerabile che a detenuti in gravi condizioni fisiche perchè debilitati dallo sciopero della fame, come Aytac, e prima di lui Ebru Timtik, di 42 anni, İbrahim Gökçek, di 40 anni, Helin Bölek e Mustafa Koçak, di 28,per citare solo i morti del 2020, sia impedito l’accesso a cure mediche di fiducia e l’applicazione delle misure cautelari in una forma tale da garantire il loro diritto alla salute, al punto tale da determinarne la morte.

Il governo italiano, l’Unione europea ed il Consiglio d’Europa levino finalmente la voce per denunciare la responsabilità di Stato per queste morti, ed intraprendano ogni azione necessaria per garantire il diritto alla vita ed al giusto processo per Aytac e per tutti gli avvocati ed avvocate ancora ingiustamente detenute.

Venerdì 11 settembre alle ore 14 tutti-tutte a Roma, gli avvocati e le avvocate in toga, per ricordare Ebru e chiedere la liberazione di Aytac Unsal e di tutti i difensori, magistrati, parlamentari, giornalisti, accademici e docenti, detenuti ingiustamente nelle carceri turche.

Invitiamo tutti e tutte a partecipare agli eventi  che verranno organizzati dalle associazioni e dagli Ordini Forensi mobilitati anche a livello europeo e proponiamo per lunedì  28 settembre, in occasione del trigesimo dell’assassinio di Ebru,  una giornata di  mobilitazione in tutte le sedi giudiziarie

I penalisti italiani contro la irresponsabile paralisi della giustizia

La lettera del Presidente Gian Domenico Caiazza a tutti i Presidenti delle Camere penali territoriali italiane, per il rilancio delle iniziative dell’Unione per la piena ripresa delle attività giudiziarie, con la richiesta di monitoraggio in ogni singolo ufficio giudiziario dell’attività, e delle relative modalità, delle cancellerie e delle segreterie, e della celebrazione o meno delle udienze e delle eventuali motivazioni ed entità del rinvio delle stesse. In allegato la lettera.

Cara Presidente, Caro Presidente, le premesse della (formale) ripresa dell’attività giudiziaria sembrano replicare, se non peggiorare, quanto ci siamo appena lasciati alle spalle. Il sintomo più significativo è che si parli della ripresa di ogni possibile attività -scuola, discoteche, trasporti pubblici, alberghi, ristoranti- fuorché di quella giudiziaria. Ed anzi i segnali di aumento dei contagi (ma forse sarebbe più corretto dire: di aumentato numero dei contagi rilevati con tampone) preludono al peggio. Il Ministro della Giustizia tace, e dunque tempi, modi e numeri della ripresa sono letteralmente affidati, come fino ad oggi, all’arbitrio dei singoli uffici giudiziari, e soprattutto alle determinazioni dei sindacati del pubblico impiego. Non possiamo consentire che questo scempio accada, e che si confermi nella considerazione generale della pubblica opinione la marginalità del “servizio Giustizia”. Il Paese ha maturato una idea talmente ancillare rispetto alla Magistratura, una delega fiduciaria a tal punto incondizionata, da considerare il servizio giustizia questione sulla quale non vi è da discutere: se le cose vanno così, vorrà dire che così devono andare, e di più non si può pretendere. La Giunta dell’UCPI intende rilanciare fortemente la propria iniziativa sul tema della piena ripresa delle attività giudiziarie, le quali non possono e non devono sottrarsi alla doverosa presa d’atto della necessaria convivenza endemica con l’infezione che attende l’intera comunità sociale (mondiale!) almeno per il prossimo anno. Si adottino le più efficaci misure di precauzione sanitaria, che ormai ben conosciamo e che in realtà sono anche banali e poco dispendiose se rispettate con rigore, ma si riprenda senza più riserve ed indugi a pieno regime. Ti chiediamo dunque di monitorare con grande accuratezza ciò che accade nel Tuo Foro di appartenenza a partire da martedì 1° settembre. Ti invitiamo anzi a richiedere subito un incontro con i vertici degli Uffici Giudiziari del Tuo Foro per avere contezza dello stato dell’arte e delle prospettive di ripresa. Ti invitiamo a raccogliere dati con molta accuratezza, di verificare quali cancellerie e segreterie hanno ripreso, quali no ed in tale ultimo caso perché e con quali formali motivazioni. Ti invitiamo anche a monitorare se le udienze già fissate si celebrino regolarmente, e se rinviate con quali motivazioni e con quale entità di rinvio. La preghiera è di relazionarci già entro la sera di venerdì 4 settembre o al più tardi sabato 5 settembre, già tuttavia predisponendoTi, con il Tuo direttivo e con tutti gli iscritti che riterrete di coinvolgere, per analogo monitoraggio anche nella settimana successiva. Ti prego di considerare questa nostra iniziativa come assolutamente prioritaria, e meritevole del massimo impegno. Le 131 Camere Penali italiane sapranno raccontare alla pubblica opinione la verità e la straordinaria gravità di questo autentico scandalo che si sta consumando nel Paese: la deliberata, irresponsabile paralisi della giurisdizione. Con l’augurio di buon lavoro, Ti giungano i saluti più cordiali della Giunta e miei personali. 
Roma, 30 agosto 2020 

Gian Domenico Caiazza