Ultimo evento formativo del 2023 della Camera Penale di Pisa e Cena di Natale.

Cari/e iscritti/e,

con enorme soddisfazione inviamo in allegato la locandina dell’ultimo evento formativo del 2023.
L’incontro è previsto per mercoledì 6 dicembre dalle 14,30 alle 18,30 presso l’Auditorium Primaziale Pisana e vedrà protagonisti relatori di altissimo livello quali il Pres. UCPI Avv. Francesco Petrelli, il Prof. Avv. Gaetano Pecorella ( past president UCPI), il Prof. Oliviero Mazza dell’Università di Milano, oltre al nostro amato past president l’ Avv. Antonio Cariello.
L’incontro sarà moderato dalla Nostra collega e past president Laura Antonelli (recentemente nominata componente della Giunta UCPI) ed è in corso di accreditamento per 4 crediti ( di cui 3 in materia deontologica).

Dopo l’evento siete tutti/e invitate a partecipare alla nostra consueta Cena Natalizia che, come l’anno scorso, si terrà a Villa Poschi a partire dalle ore 20,00…. con un accessorio natalizio a sorpresa!
Affrettatevi a prenotare contattando i referenti indicati nella locandina allegata.
Vi aspettiamo quindi numerosi/e!!
Per il direttivo
Alessandro Zarra

Ennesimo pacchetto sicurezza, tra populismo giustizialista e diritto penale simbolico: l’Unione delibera lo stato di agitazione.

Con l’ennesimo pacchetto sicurezza approvato dal Governo si prosegue nella introduzione di nuove fattispecie di reato, nell’inasprimento delle pene per i reati già esistenti, nella previsione di vincoli nel giudizio sul bilanciamento delle aggravanti, nell’estensione del catalogo dei reati ostativi previsti dall’art. 4 bis dell’Ordinamento penitenziario e della limitazione dei benefici penitenziari. Con lo schema di Decreto Legislativo che dovrebbe attuare le misure correttive alla riforma Cartabia del processo penale non si recepisce alcuna delle numerose proposte di modificazione già da tempo formulate in modo puntuale dall’avvocatura penale, neppure l’abrogazione dei commi 1 ter e 1 quater dell’art. 581 c.p.p., rispetto alla quale il Ministro della giustizia Carlo Nordio aveva assunto in più occasioni un preciso impegno, con un chiaro e deplorevole intento deflattivo in danno delle categorie di soggetti più deboli sottoposti a procedimento penale che, spesso privi di stabile domicilio e assistite da un difensore d’ufficio, sono poste nella condizione di non potere accedere ai successivi gradi di giudizio. L’Unione delibera lo stato di agitazione, e richiede al Ministro della Giustizia un incontro al fine di esporre la propria contrarietà agli ultimi interventi di riforma e per trattare i temi più urgenti attinenti agli interventi correttivi in materia di processo penale. La delibera dell’Unione.

GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE
Delibera del 20 novembre 2023
 
La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane,
preso atto che
con l’ennesimo pacchetto sicurezza approvato dal Governo si prosegue nella introduzione di nuove fattispecie di reato, nell’inasprimento delle pene per i reati già esistenti, nella previsione di vincoli nel giudizio sul bilanciamento delle aggravanti, nell’estensione del catalogo dei reati ostativi previsti dall’art. 4 bis dell’Ordinamento penitenziario e della limitazione dei benefici penitenziari;
con lo schema di Decreto Legislativo che dovrebbe attuare le misure correttive alla riforma Cartabia del processo penale non si recepisce alcuna delle numerose proposte di modificazione già da tempo formulate in modo puntuale dall’avvocatura penale, neppure l’abrogazione dei commi 1 ter e 1 quater dell’art. 581 c.p.p., rispetto alla quale il Ministro della giustizia Carlo Nordio aveva assunto in più occasioni un preciso impegno;
osservato che
la irrazionale moltiplicazione delle fattispecie di reato e l’aggravamento delle pene, in violazione anche del principio di offensività e di proporzionalità, rispondono alla più tipica logica del populismo giustizialista e del diritto penale simbolico che mirano esclusivamente a lucrare consenso, facendo leva sul sentimento di insicurezza strumentalmente diffuso nella collettività, pur a fronte di una ormai costante e significativa diminuzione dei reati, che dura ininterrottamente da circa trent’anni e che ci colloca tra i paesi più sicuri d’Europa;
affidare al sistema repressivo penale la soluzione di ogni situazione di conflitto sociale, anziché percorrere la strada dell’incremento degli strumenti di prevenzione e della riduzione delle cause di disagio sociale che generano quei fenomeni criminali, finisce con l’alimentare una irrazionale domanda di punizione e con l’incrementare un sistema carcerocentrico produttivo di sovraffollamento e di inaccettabili condizioni di vita, incompatibili con ogni forma di rieducazione, a loro volta causa dell’aumento del fenomeno della recidiva;
la fattispecie di reato di “Rivolta in istituto penitenziario”, introdotta con il nuovo art. 415 bis c.p. ed integrata anche da condotte inoffensive o dotate di modesto disvalore, risulta del tutto irrazionale, considerato come la stessa Commissione di indagine, istituita dal DAP a seguito delle rivolte scoppiate nelle carceri nel marzo 2020, abbia concluso che la risposta punitiva sia davvero la direzione “ostinata e contraria” per una vera prevenzione e dissuasione rispetto a tali comportamenti, invitando ad “una riflessione sulle condizioni di degrado e abbandono in cui versavano molti degli istituti penitenziari“; e che pertanto il Governo, anziché proporsi di punire severamente comportamenti inoffensivi quali la resistenza passiva, dovrebbe farsi carico delle proprie responsabilità e rispondere agli obblighi imposti al decisore politico dalla Costituzione e dalla CEDU, che fanno divieto di infliggere pene o trattamenti inumani o degradanti;
a corollario di tale previsione è stato poi disposto l’ulteriore allargamento del catalogo dei reati c.d. ostativi, con l’inserimento nell’art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario anche della menzionata fattispecie descritta dall’art. 415 bis c.p. e dell’art. 415 c.p. “Istigazione a disobbedire alle leggi”, delitto di modestissima rilevanza;
di particolare gravità risulta essere la cancellazione del differimento obbligatorio della pena per le donne incinte o madri di prole in tenera età e la previsione di detenzione delle stesse negli istituti a custodia attenuata per detenute madri, luoghi evidentemente incapaci di gestire le più elementari urgenze sanitarie, la cui limitatissima presenza sul territorio (4 in tutta Italia), rischia di confinare dietro le sbarre ordinarie dei penitenziari femminili le madri ed i loro neonati, detenuti senza colpa, quando invece si sarebbe dovuto proseguire nel solco della proposta di legge, presentata nella scorsa legislatura, tesa ad istituire in ogni regione case-famiglia per madri detenute e bambini e in questa direzione avrebbe dovuto muoversi l’azione del Governo;
rilevato che
il contenuto del pacchetto sicurezza, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela una matrice securitaria sostanzialmente populista e profondamente illiberale caratterizzata da un irragionevole rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di eguaglianza e di proporzionalità;
malgrado nella premessa alla relazione illustrativa dello schema di Decreto Legislativo approvato in Consiglio dei Ministri che, in attuazione della delega dettata dalla Legge n. 134 del 2021, si propone di dettare disposizioni integrative e correttive della riforma Cartabia del processo penale, si legga che “Nella elaborazione dei correttivi si è tenuto conto dei contributi provenienti dal mondo accademico, dall’avvocatura e dalla magistratura, che hanno segnalato profili problematici in sede di applicazione della normativa”, in esso non sono state recepite le numerose e puntuali proposte di modificazione che sono state elaborate dall’Unione delle Camere Penali Italiane e consegnate, già da tempo, all’attenzione del Governo, tese a riequilibrare un intervento riformatore animato unicamente da intenti efficientisti e del tutto indifferente alla qualità della giustizia, all’effettività del diritto di difesa, alla centralità dell’accertamento della responsabilità penale attraverso il contraddittorio processuale;
particolarmente grave risulta, in proposito, la mancanza di un intervento soppressivo dei commi 1 ter e 1 quater dell’art. 581 c.p.p., introdotti con un chiaro e deplorevole intento deflattivo in danno delle categorie di soggetti più deboli sottoposti a procedimento penale che, spesso privi di stabile domicilio e assistite da un difensore d’ufficio, sono poste nella condizione di non potere accedere ai successivi gradi di giudizio; tutto ciò nonostante il Ministro della giustizia avesse assunto il preciso impegno di rimediare, nei tempi più brevi, a tale palese ed ingiusta compressione del diritto di difesa;
tanto premesso
proclama lo stato di agitazione e richiede al Ministro della Giustizia un incontro al fine di esporre la propria contrarietà agli ultimi interventi di riforma e per trattare i temi più urgenti attinenti agli interventi correttivi in materia di processo penale, quantomeno dando fin da subito attuazione alla soppressione dei commi 1 ter e 1 quater dell’art. 581 c.p.p., riservandosi ogni ulteriore iniziativa.
Roma, 20 novembre 2023
Il Presidente – Avv. Francesco Petrelli
Il Segretario – Avv. Rinaldo Romanelli

Evento formativo del giorno 27.11.2023 – Gipsoteca Pisa

Cari/e Tutti/e,

in allegato inviamo la locandina relativa all’evento formativo del prossimo 27.11.2023 ore 17,00 che si terrà presso la sala della Gipsoteca di Pisa (P.zza S. Paolo all’Orto nr. 20); l’evento avrà ad oggetto un dibattito in merito alla tragica vicenda della strage nazista di Marzabotto ed i processi che ne sono seguiti per l’accertamento delle verità storiche e giudiziarie di questa tristissima pagina della storia italiana. All’incontro interverrà anche il nostro iscritto Avv. Ezio Menzione. 

Si rappresenta altresì che è già stata avanzata richiesta di accreditamento per 2 crediti ordinari al competente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pisa.

Vi aspettiamo numerosi/e.

Per il direttivo

Alessandro Zarra

Evento Formativo della Camera Penale di Pisa del 08.11.2023 sulle “Misure cautelari personali e reali; profili teorici applicativi alla luce della cd. Riforma Cartabia”.

Cari amici,
invitiamo tutti a partecipare all’evento di cui alla locandina allegata in materie di misure cautelari personali e reali anche alla luce delle recenti riforme.

Alleghiamo locandina.

Vi aspettiamo numerosi!

il direttivo

Separazione delle carriere: l’Unione accoglie l’invito della Fondazione Einaudi.

Una raccolta di firme volta a sensibilizzare e mobilitare, in questa nuova fase, l’opinione pubblica del Paese. L’Unione accoglie l’invito della Fondazione Einaudi. La sollecitazione del Presidente Petrelli ai penalisti italiani.

Care Colleghe, cari Colleghi,

abbiamo ritenuto di accogliere l’invito pervenutoci dalla Fondazione Einaudi di partecipare alla iniziativa di raccolta di firme a favore della separazione delle carriere fra giudici e pubblici ministeri. Una riforma che l’Unione ha da sempre posto a fondamento della propria azione politica e che ha perseguito con passione e determinazione attraverso la raccolta di oltre settantaduemila firme necessarie alla presentazione di quella proposta di riforma costituzionale, che ha già da tempo iniziato il suo iter parlamentare. Si tratta di una iniziativa di significato e di segno soprattutto culturale perché volta in particolare a sensibilizzare e mobilitare, in questa nuova fase, l’opinione pubblica del Paese che ha dimostrato in più occasioni di ben comprendere come si tratti di un tema fondamentale al fine di ottenere una giustizia più giusta ed un processo penale finalmente rispondente ai principi della nostra Costituzione.

Presso questo link (https://www.fondazioneluigieinaudi.it/carriere-una-firma-per-separarle/) vi è il percorso necessario per operare la sottoscrizione, un piccolo gesto che tutti i nostri iscritti di ogni singola Camera Penale territoriale potranno porre in essere concorrendo così in maniera esemplare al successo di questa importante iniziativa. Ma il vostro impegno dovrà necessariamente andare ben oltre questo primo segno di fattiva partecipazione, rivolgendosi all’intera società civile nell’ambito della quale svolgono la loro professione, realizzando appieno l’idea di una avvocatura investita di un ruolo sociale di trasformazione, di promozione e di difesa dei principi liberali e costituzionali che da sempre ispirano la nostra azione.

Auguro a tutti un buon lavoro.

Francesco Petrelli

Francesco Petrelli eletto Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane, all’esito del Congresso Ordinario di Firenze

La composizione della nuova Giunta UCPI 2023-2025:  Francesco Petrelli – Presidente, Domenico Nicolas Balzano – Vice Presidente,  Rinaldo Romanelli – Segretario, Alessandra Palma – Tesoriere, Pasquale Annicchiarico, Laura Antonelli, Giulia Boccassi, Andrea Cavaliere, Giuseppe Ledda, Luigi Miceli, Valerio Murgano, Barbara Sorgato, Gian Luca Totani – componenti.

Programma elettorale candidato presidenza UCPI Avv. Francesco Petrelli e composizione giunta.

Cari/e tutti/e,

di seguito vi inviamo i link alla lettera dell’Avv. Francesco Petrelli ai Presidenti delle Camere Penali e ai Delegati congressuali unitamente al programma elettorale per il prossimo biennio:

alleghiamo la lettera ai Presidenti delle Camere Penali e ai delegati congressuali e il programma elettorale dell’Avv. Francesco Petrelli per il  biennio 2023 – 2025Sollecitiamo ancora una volta la Vs. partecipazione al Congresso Ordinario che si terrà a Firenze nei giorni 6-8 ottobre (iscrizioni sul sito UCPI).
Un caro saluto.
Alessandro Zarra

IL GIUDIZIO DAVANTI ALLA CORTE D’ASSISE evento del 13.09.2023

Care/i tutte/i, bentornate/i,!
Vi inviamo la locandina dell’incontro formativo col quale la Scuola Camera Penale Pisa riprende i lavori interrotti con la pausa estiva.

L’incontro si terrà mercoledì 13 settembre p.V. alla Stazione Leopolda ed avrà ad oggetto il ruolo del difensore di ufficio davanti alla Corte d’Assise.
Vi aspettiamo numerose/i!
Per il direttivo,
Alessandro Zarra

Cena estiva Camera Penale Pisa- venerdì 23 giugno

Care/i tutte/i,

ricordiamo a tutte/i l’appuntamento di venerdì 23 giugno per la cena estiva della nostra Camera Penale, già ampiamente pubblicizzata nei giorni scorsi sulla chat whatsapp e sulla pagina Facebook.

Ricordiamo che il costo della cena che si terrà presso il Bagno Italia, Via Litoranea, 10, Marina di Pisa (menù  a base di pesce), è di € 40,00 e che è ancora possibile iscriversi entro domani; chi non avesse ancora provveduto potrà iscriversi contattando le colleghe Avv. Chiara Benedetti (3404630823), Lucrezia Diletta De Ruggiero (333973571) e Khadija El Afia (3273143715).

Un caro saluto,

Per il Direttivo

Alessandro Zarra

AVVOCATI MINACCIATI!

Care/i tutte/i,
Vi inviamo la delibera adottata da Camera Penale e Ordine degli avvocati di Pisa, Camera Penale e Ordine degli avvocati di Lucca, unitamente all’Osservatorio Avvocati Minacciati della Unione Camere Penali in relazione alle ennesime e preoccupanti manifestazioni di odio nei confronti del difensore che assiste indiziati di gravi reati, verificatesi nelle ultime settimane a seguito del brutale omicidio della Dr.ssa Barbara Capovani.
Per il direttivo,
Alessandro Zarra